Educare alla tecnologia

Educare alla tecnologia

È smisurato l’utilizzo di smartphone, tablet e computer nei bambini di tenera età dove YouTube la fa da padrone, regala cartoni, musica e video… anche per bambini… e i bambini crescono con la tata digitale.

Infatti la nuova generazione cresce a pane e tecnologica pensando però che i dispositivi siano strumenti da gioco e divertimento.

Ma sono strumenti da gioco?

Oggi più che mai abbiamo imparato che sono strumenti indispensabili per la comunicazione, per poter studiare e lavorare abbattendo le distanze.

Questo è il loro ruolo!

Come i libri sono stati creati per acquisire cultura e informazioni, i dispositivi elettronici sono stati inventati per comunicare, lavorare, informare e imparare.

Ci sono però anche libri di svago, di barzellette e romanzi… così come ci sono giochi digitali.

I bambini quando si trovano davanti ad un libro scolastico sanno benissimo che non è il libro di svago, perché abbiamo insegnato loro che il quaderno da colorare è diverso da quello delle storie e quando li abbiamo comprato quello scolastico, abbiamo fatto insieme la copertina, l’etichetta… abbiamo trasmesso tutto il rispetto che deve avere uno strumento di studio.

Tutto questo non succede con i dispositivi digitali, e la nuova generazione non rispetta i dispositivi tecnologici, per loro sono dei giocattoli…. dei costosi giocattoli aggiungerei.

Ma come possiamo fare?

Non darli ai bambini per giocare. Per i giochi digitali ci sono le consolle da gioco o i computer Gaming.
Sulla PlayStation si gioca, sul computer si studia e si lavora. Per gli apassionati di gioco, sul computer Gaming si gioca, il computer per lo studio e lavoro è un altro.

Ci sono consolle anche per i più piccolini, con giochi didattici, ma non fateglieli fare sui vostri dispositivi.

Dategli però la possibilità di utilizzare un computer fin da piccoli

I bambini con un computer possono liberare il loro potenziale creativo ma devono acquisire le competenze necessarie per comunicare attraverso il disegno digitale, la fotografia, la musica e il video in corsi adatti a loro.
Non con giochi ma con programmi che imparano divertendosi.

E con YouTube come la mettiamo?

Un bambino davanti a YouTube non rimane mai meno di 20 min. perciò vale la regola dello schermo, non sotto i 15”.

Tablet e smartphone sono scartati a priori a meno che ci si trovi fuori casa, ma mai superare la quindicina di minuti.
A casa, oggi ci sono le Smart TV con Youtube, Netflix e molto altro, per chi non l’ha, può collegare lo smartphone o iPhone alla TV con ChromeCast e il telefono verrà riprodotto sullo schermo della TV.

Vi starete chiedendo, allora perché ci sono così tanti giochi nei dispositivi?
È solo questione di marketing!